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Sailor Moon SuperS - Il buco nero dei sogni, Gekijouban bishoujo senshi Sailor Moon Super S Sailor 9 senshi shuuketsu! Black-Dream-Hole no kiseki

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cesa911
icon12  view post Posted on 31/7/2011, 10:08




SAILOR MOON SuperS - IL BUCO NERO DEI SOGNI



IlBucoNerodeiSogni



Tipo: Film
Anno: 1995
Genere: Demoni, Magia, Scolastico, Sentimentale, Soprannaturale



Trama: La regina Badyanu, proveniente da un'altra galassia, ha intenzione di far risucchiare la Terra all'interno di un buco nero alimentato dai sogni dei bambini. Per farlo ha bisogno di rapire i piccoli terrestri e sfruttare la loro energia onirica: durante la notte manda sulla Terra 4 folletti a lei sottoposti, che incantano i bambini suonando il flauto: sono Peruru, Buburan, Oranja e Bananu. Uno dei folletti, Peruru, conosce Chibiusa e se ne innamora, ribellandosi a Badiane. Sarà proprio lui a guidare le guerriere Sailor (a cui si uniranno per l'occasione le redivive Sailor Uranus, Sailor Neptune e Sailor Pluto) sul castello di marzapane di Badiane, per sconfiggerla e salvare tutti i bambini, scoprendo che in realtà il Buco Nero è la stessa Badiane.



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Nel 1995, per il terzo e ultimo anno consecutivo, i giapponesi si godettero al cinema un lungometraggio animato di Sailor Moon.
Il Buco Nero dei Sogni è basato su Sailor Moon SuperS, la quarta serie animata, trasmessa tra il 1995 e il 1996, e racconta della battaglia delle guerriere contro la perfida strega spaziale Badyanu, che, sfruttando a suo vantaggio delle benevoli entità magiche amiche dei bambini chiamate "fate delle tre in punto", intende rapire i bambini del pianeta Terra per trarre dai loro innocenti sogni l'energia necessaria a creare un enorme buco nero che porterà morte e distruzione.
Aiutate dal gentile ragazzino fatato Peruru, sfuggito al controllo della strega, toccherà alle guerriere in marinaretta fermare anche questa nuova minaccia cinematografica.

Che sia un film tratto dalla serie SuperS, lo si capisce lontano un miglio da molteplici fattori.
In primis, per la grafica, molto più accesa, colorata e curata che nei film precedenti, con molti più effetti speciali e nuove animazioni per gli attacchi delle guerriere coprotagoniste. Tra le cinque serie, Sailor Moon SuperS è quella più bella graficamente, per via dell'altissimo budget che avevano gli autori, dovuto allo strabiliante successo (e ai grandissimi, conseguenti, introiti) della precedente terza serie Sailor Moon S.
Poi, per il grandissimo spazio dato a Chibiusa, che nella serie SuperS fa da protagonista "non ufficiale" delle vicende e che ricopre lo stesso ruolo anche in questo film.
E' Chibiusa a ricevere la visita di Peruru e a stringere amicizia con lui, ed è Chibiusa l' "elemento risolutore" della vicenda, la bambina con il sogno più importante di tutti, che servirà alla cattiva per raggiungere il suo scopo.
Chibiusa è cresciuta, è un personaggio umanissimo, che fa ridere e fa tenerezza, e non ci dispiace affatto vederla così, nonostante il tripudio di rosa che si porta dietro. I giorni della bambina piagnucolona della serie R sono ben lontani. Per fortuna.

Il tema del film è molto bello, dato che tratta l'innocenza dei bambini e l'importanza dei loro sogni, in contrapposizione al pragmatismo spesso becero e all'avidità degli adulti.
C'è un problema di fondo, però. Che questa storia, con questi temi, a noi era già stata raccontata. Una storia di Sailor Moon che parlasse dei sogni dei bambini e che prendesse Chibiusa come esempio di bambina più pura di tutti e la facesse entrare in contatto con un'entità magica protettrice dei più piccoli noi l'avevamo già vista, e si chiama Sailor Moon SuperS.
Il Buco Nero dei Sogni si rivela, a conti fatti, essere un clone della storia della quarta serie animata, che già non era tra le più riuscite della saga a livello di trama. Se la serie si faceva seguire comunque, grazie ai molti approfondimenti sui personaggi che ci dava il gran numero di episodi, in un film di tre quarti d'ora non si può pretendere altrettanto lavoro psicologico, e in effetti la cattiva Badyanu è piattissima psicologicamente e nulla si sa di lei, così come pochissimo si sa delle "fate delle tre".
Tra l'altro, Peruru non ha soltanto il ruolo che nella serie era di Helios/Pegasus, ma anche le fattezze, rassomigliano in maniera impressionante a una versione bambina di Helios.
Il tema trattato è molto toccante e interessante, ma c'era davvero bisogno di realizzare questo filmetto spicciolo, quando questo stesso tema lo affrontava già la serie regolare?
Pur essendo molto breve, stringato e povero di avvenimenti nonché fondamentalmente inutile e anche fuori continuity (vedasi l'inserimento nel film di Uranus, Neptune e Pluto, completamente assenti nella serie animata, soltanto per compiacere i fans, cosa che si pone in contrasto con quello che poi narrerà l'ultima serie), Il Buco Nero dei Sogni ha anche i suoi pregi, come la grafica, i disegni, i colori e le animazioni, che sono veramente superlativi e danno il meglio di sè nelle scene d'azione (questa volta molto più attive e presenti rispetto al film della terza serie, ma purtroppo a discapito della trama) e il bellissimo tema di fondo, che riesce comunque a farsi apprezzare nonostante se ne parlasse già anche in TV.
I momenti epici che faranno sobbalzare gli spettatori, poi, non mancano, vedasi il visionario combattimento finale, semplice ma assolutamente emozionante.
E' da notare che, stavolta, nonostante la preponderanza di Usagi e Chibiusa, si è riuscito a dare uno spazio anche ad Ami, Rei, Makoto e Minako, grazie anche alla piacevolissima sequenza iniziale di vita quotidiana, che così non si limitano a fare da tappezzeria ma diventano parte integrante della pellicola.
Pollice verso anche per il doppiaggio, che ci regala una collaudatissima Kae Araki/Chibiusa, eccezionale bimba pestifera nelle sue scaramucce con Usagi ma anche dolcissima e seria nei momenti cruciali.
La colonna sonora si mantiene sempre su buoni livelli. L'ormai irrinunciabile "Moonlight Densetsu" non manca neanche stavolta come sigla d'apertura, regalandoci anche uno spassosissimo slide-show di foto delle protagoniste da bambine, e sui titoli di coda abbiamo "Morning Moon de aimashou", che non brilla particolarmente ma fa il suo lavoro.

Se avesse una trama più originale e articolata, Il Buco Nero dei Sogni sarebbe un capolavoro. Invece così rimane una, pur pregevolissima, operazione commerciale, che si fa seguire con piacere dagli appassionati, per carità, ma che tradisce un pò gli spettatori che si aspettavano una nuova avventura delle guerriere e non un ben mascherato remake di quella corrente.

Voto: 8

Edited by cesa911 - 1/8/2011, 12:28
 
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